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Digitalizzazione del fondo Padri del Comune (PACO)

Archivio Storico del Comune di Genova, Padri del Comune, 2
Pratiche pubbliche
Questa filza è costituita da 158 documenti
1, Debitori del Comune: decreto che stabilisce che sui beni dei debitori del Comune di Genova, questo ha la precedenza sugli altri creditori.
2, Manutenzione dell'acquedotto: il Governo, ascoltato lo stagnaro Cristoforo Cirello, il quale lamenta che sia stata concessa a Francesco Bianco la manutenzione dell'acquedotto dopo che era stata assegnata...
3, L'abate del monastero di S. Maria dello Zerbino, frate Battista di Carignano, chiede di rinforzare un muro contiguo alla sua casa in Portoria, occupando sito pubblico. Rescritto del Governo che affida...
4, Fabbricanti di ceramica al tornio: controversia circa l'officina di Battista Giordani posta nella via dei Tornatori (vasai) che occupa la via pubblica. I Padri del Comune lamentano che in tutta la città...
5, Zona dei Giustiniani: richiesta di Benedetto Corsi di costruire un puntello ad una sua casa, che viene fabbricata vicino alla casa di Bartolomeo Muschi
6, Chiesa di S. Giorgio: ordine di pagamento di somme al preposito, per ricordo della vittoria dei Genovesi
7, Proclami diversi
9, Ufficio di Gazaria: multa di 200 fiorini a Domenico Camilla per eccesso di carico.
10, Levanto: supplica degli abitanti contro Cristoforo De Fornari ed altri esattori delle imposte.
11, Campopisano: decreto che ne vieta l'alienazione.
12, Giacomo Defornari, Franco Spinola e soci richiedono di essere esonerati dal pagamento di alcune somme da essi dovute.
13, Ufficio di Moneta: Concessione a Bianca (di) Stroppa di proroga al pagamento di somme pecuniarie.
14, Giovanni e Sebastiano Filiodoni (Fiolodoni), fratelli, richiedono un'assegnazione temporanea di terre, in quanto creditori del Comune di Genova (cfr. doc. 2-37).
15, Comunità di Arcole, Vezzano e Trebbiano: lettera a Leone di Tagliacozzo, Capitano di Genova, per ottenere uno sgravio da servitù fiscali o personali.
16, Riparazione delle strade che dal Borgo di S. Stefano conducono a Nostra Signora Inviolata.
18, Decreto relativo all'arte degli ostieri (osti).
19, Comunità di Costa e Vado: ricorso in materia di focatico.
20, Il reverendo Battista Fiesco chiede il rimborso di alcuni arredi, sottratti con il sequestro di una galea.
21, Antonio e Benedetto D'Oria, fratelli, chiedono la restituzione di attrezzi da una loro galea, depositati presso i Padri del Comune.
22, Filippo Demari e Ilario Imperiale richiedono un esonero dalle imposte, per essere rimaste loro merci a Cartagena.
23, Ufficio di Moneta: erogazione di una sanzione pecuniaria a Nicolò Borrella.
24, Oliviero Maruffo, capitano di nave, richiede un dereto in materia di navigazione.
25, Domenico de Camilla appella ai Padri del Comune contro una condanna dell'Ufficio di Gazaria a pagare 200 fiorini (cfr. doc. 2-9).
26, Porto ed acquedotto: conservazione dai detriti di costruzioni edilizie.
27, Cristoforo Spinola richiede una concessione di acque pubbliche ad uso privato.
28, Darsena delle Galee: decreto del Governo che ne affida la cura, la sorveglianza e l'amministrazione ai Padri del Comune.
29, Proclami diversi.
30, Monastero di S. Tomaso: relazione dei deputati alla visita ed alla ricostruzione di una muraglia nei pressi rovinata.
31, Martino e Cristoforo De Agio richiedono una proroga da imposte.
33, Marco Sinibaldo, savonese, richiede di poter esercitare in Genova la professione di bottaio.
34, Ospedale di S. Lazaro: decreto in seguito a supplica degli infermi.
35, Dogana: decreto circa i massari.
36, Pietro Savignone si obbliga verso i Padri del Comune, per l'apertura di cinque laboratori.
37, Giovanni e Sebastiano Filiodoni, fratelli, richiedono un esonero da imposte su terre loro assegnate dal Comune (cfr. doc. 2-14).
38, Convento dei Padri Predicatori: ordine del Governo di pagare una somma periodica, per solennizzare la vittoria ottenuta dai Genovesi contro il Re Alfonso d'Aragona.
39, Giuliano Berrino richiede una proroga di sei mesi alle imposte.
40, Giovanni di Levanto si riconosce debitore dei Padri del Comune, e richiede una rateazione.
41, Giacomo Paladio richiede di non pagare una multa, per aver adempiuto alle prescrizioni che gli erano state poste.
42, Porto: espurgazione.
43, Urna di S. Siro: copia di istrumento pubblico rogato in occasione dell'apertura (a causa dello stato molto deteriorato del documento, viene acquisita una trascrizione ottocentesca).
45, Sentenze dei Commissari incaricati della riforma delle misure dell'olio.
46, Decreto del Governo che proibisce di dare a persone religiose private o a loro corporazioni terre o stabili senza previo permesso superiore.
47, Marina di Sarzano: Lorenzo Bottino richiede un permesso di costruzione nei pressi.
49, Piazza Banchi: ampliamento.
50, Testamento di Tomaso Ceresio (in pandetta: Tomaso Drago), con cui si richiede la sepoltura presso la Chiesa di S. Nicolò e si lasciano vari legati (con signum notarii).
52, Gerolamo Borrone richiede un intervento in materia edilizia, per l'occupazione di una proprietà di Filippino di Flisco, ovvero l'incasso del relativo deposito.
53, Un debitore di Pietro Franco Cattaneo richiede una proroga al pagamento dei debiti relativi ad un laboratorio di proprietà di quest'ultimo.
54, Acquedotto: decreto ad esso relativo, a causa della siccità.
55, Venditori di pollami ed erbe: proclami e decreti ad essi relativi.
56, Copia di decreto dei censori che vieta la costituzione di cosiddetti "pontilia" (cavalcavia) dall'una all'altra casa.
58, Ponte Spinola: pratica relativa ad un edificio del Comune sito nei pressi ed adibito a rivendita del pane.
59, Acquedotto e moli: decreto circa le spese occorrenti per la riparazione.
60, Ponte di Cornigliano: riparazioni.
61, Giovanni Costa, di S. Margherita, impegnato con altri soci per la costruzione di una barca, chiede permesso di entrare in tutti i porti della Repubblica.
62, Gregorio Strata chiede di sfrattare da un'abitazione del Comune Giovanni Battista Ottone, che ne ha usurpato l'uso ed è autore di vari disturbi.
63, Martino Verde richiede il permesso di alzare un muro.
64,1, Autorità data dal Governo ai Padri del Comune di decidere in tema di occupazioni di suolo pubblico nelle due riviere.
67, Strada o salita di Promontorio: riparto delle spese occorse per il riassetto.
68, Giacomo Isola richiede un'esenzione dal pagamento di un debito o di una multa.
69, Bruno Lomellino richiede un permesso per il rifacimento di alcune facciate.
70, Franco Lercaro chiede permesso per ottenere due banchi in una chiesa.
71, Scalo del molo: Dorino Giancardo ottiene ivi in locazione una fonderia, già affittata al padre nel 1536.
72, Fassolo: Nicolò Lomellino chiede il permesso di ivi edificare una abitazione (planimetria-schizzo).
73, S. Nicolò di Castelletto: Francesco Frugone lamenta la presenza di prostitute, schiamazzi ed immondizie nei pressi della propria abitazione.
74, Decreto emanato a seguito di un ricorso di Lorenzo Parissola, anche a nome del monastero del Carmine.
75, Chiesa di S. Pietro in Banchi: carte e fogli paga relativi alla sua costruzione.
75bis, Ospedale di Pammatone: supplica dei Protettori.
76, Pegli: occupazione abusiva da parte di Leonardo Lomellini e soci del fossato comunale detto "Portigiolo".
77, Strada Maggiore sotto la Chiesa di S. Francesco: Nicolao Grimaldi chiede di poter ivi edificare un giardino.
78, Giovanni Spinola richiede la concessione ad usare per fini domestici l'acqua del pubblico acquedotto.
79, Decreto circa i pelatori di maiali ed altri animali immondi.
80, Decreto relativo ai mugnai di Varenna.
81, Gavi: Antonio Raimondo richiede il permesso di ivi edificare una conceria.
82, Sampierdarena: Monica Granara richiede di alzare di 7 palmi una casa.
83, S. Ambrogio: ordini dati ai venditori di pollame nei pressi.
84, Andrea Meira ed altri si offrono per lo scavo degli zetti sul fondo del porto, tra il molo e la darsena.
85, Piazza Ponticello: Giovanni Cabella rileva da Pietro Solimano, falegname, l'affitto di una bottega ivi.
86, Antonio Tiragallo ottiene in locazione tre botteghe e due mezzani.
87, Decreti relativi all'ampliamento della dogana.
88, Orazio De Briolanis, organista dell'organo della Chiesa maggiore (Cattedrale), chiede il restauro dello strumento. Viene incaricato Tomaso Vitani.
89, Sampierdarena: Daniele Spinola chiede ed ottiene il riconoscimento della proprietà di un'area ivi.
90, Banchi: concessione ad edificare panche sotto le case di Paolo Lercaro e Davide Imperiale, ivi.
91, Maggiorascato di S. Giorgio: Mantenimento ed ampliamento di locali ivi.
92, Banchi: ordine a Davide Imperiale di abbassare una costruzione ivi.
93, S. Pietro in Banchi: Ambrogio Dinegro supplica di riordinare il suo terreno ivi.
94, S. Pietro in Banchi: Battista Ponte lamenta il mancato risarcimento per la distruzione di una sua casa, contigua alla ivi demolita Chiesa. Viene concesso un risarcimento di Lire 2300.
95, Piazza Banchi: Ambrogio Dinegro chiede il permesso di effettuare lavori di ampliamento nella propria bottega ivi.
96, Giovanni Verde, di Sampierdarena, viene sanzionato per avere effettuato lavori di innalzamento della propria abitazione oltre la misura consentita.
97, Monica Granara richiede una sopraelevazione della sua casa (manca in pandetta).
98, Pietro e Gerolamo Carminati richiedono licenza di impiantare un'industria tessile.
99, Matteo Chiavari offre la propria attività per mondare il porto di Genova, e fa richiesta di concessione.
100, A Gio. Batta Defranchi Molfino, cassiere, viene ridotto il salario, per compensare il danno subito in occasione di un furto patito dai Padri del Comune.
101, Decreto relativo agli scrivani dei Padri del Comune.
102, Banchi: Ambrogio Dinegro lamenta la costruzione di un pilastro presso il muro della propria abitazione, ivi.
103, Battista Pipo lamenta danni per un crollo dell'acquedotto.
104, Boccadasse ("Bocca di Asino"), causa tra Bernardo de Mauro (de Moro) e i suoi figli Paolo e Lorenzo, da un lato, e Antonio, Giuliano e altri de Oderio (de Odero), in merito all'utilizzo del terreno chiamato...
105, Disegno di pontone (veduta). Sul verso indicazione: Tommaso Lercaro Camilla.
106, Fegino: Ambrogio Lomellino domanda di incorporare una strada pubblica nella propria villa ivi.
107, La Confraternita del Corpo del Signore nella Chiesa delle Grazie domanda la costruzione di un banco.
108, Le Monache dette di Pisa si oppongono alla costruzione di un oratorio nei pressi del loro monastero, da parte delle monache di S. Silvestro.
109, Contrada Pellicceria: Paolo Spinola ottiene la concessione ad ivi occupare per lavori uno spazio di suolo pubblico.
110, S. Martino: Paolo Lercario (Paolo Serra in pandetta) denuncia il danno da lui temuto a causa di una nuova costruzione prossima alla sua villa ivi.
111, Paolo D'Oria supplica per ottenere un bronzino da cui attingere l'acqua del pubblico acquedotto.
112, Fabio Ferrari richiede di poter utilizzare l'acquedotto pubblico.
113, Benedetto Spinola richiede conferma della licenza ad attingere dall'acquedotto pubblico.
114, Pegli: Filippo Lomellino ed i fratelli richiedono il permesso di ivi costruire un acquedotto privato, che utilizzi le acque pubbliche di un fossato.
115, Domenico D'Oria supplica per un luogo idoneo allo scarico delle immondizie, nei pressi di una sua casa.
116, Ospedale di Pammatone: concessione di un bronzino per l'acqua.
117, Divisione dell'acqua detta di S. Marta, presso il convento del Carmine.
119, Voltri: ricorso di Paolo Battista Interiano circa una sua fabbrica ivi.
120, Convento di S. Francesco di Castelletto: supplica per il crollo di una muraglia
121, Begato: Nicolò D'Oria, in occasione della costruzione di un acquedotto presso una sua casa ivi, chiede di poter attingere all'acquedotto pubblico.
122, Comunità di Rapallo: ricorso per l'esecuzione di opere pubbliche urgenti.
123, Chiesa di S. Domenico: i fratelli Gasparo e Francesco Della Corte prendono due convenzioni con i Padri del Comune per il rifacimento di una scuola ivi dietro.
125, Battista Zerbi lascia procura speciale per una lite (con "signum tabellionis").
126, Benedetta Malagamba Ferrari nomina un proprio procuratore speciale.
127, Contratto di vendita di un terreno tra Andrea Castagnola (in pandetta: Stefano Castagnola) e Simone De' Fulli.
128, Bruno e Batta Semino richiedono di usare l'acqua del pubblico acquedotto per uso privato.
129, Ponte dei Cattanei: decreto del governo circa il muro da costruirsi tra ivi e le mura della Città.
130, Strada da Albaro a Quarto: decreto relativo al riassetto.
131, Ginevrina Strata: decreto per la demolizione della di lei casa.
132, Ospedale di Pammatone: ricorso dei Protettori.
133, Condanna di Nicolò Bisso ad una multa per violazione delle norme sulla gabella.
134, Scala della Malapaga: locazione di edificio ivi sottostante, fatta dai Padri del Comune al Magistrato di S. Giorgio.
135, Testamento di Galeazzo Pinello.
136, Strade fuori città: scritti relativi all'autorità competente (Padri del Comune), per ripartire le spese per le riparazioni occorrenti.
137, Conto di reddito dei beni stabili dei Padri del Comune.
138, Copia delle partite di credito (colonne) dei luoghi delle Compere di S. Giorgio di Bartolomeo Mainetta, lasciate in eredità a Romeo Mainetta.
139, Copia di partita di credito (colonna) spettante al Maggiorascato di S. Giorgio.
140, Strade in Sampierdarena: supplica dei Padri del Comune all'ufficio di S. Giorgio, per avere un contributo alle spese di riparazione.
141, Strada tra la Malapaga e la Muraglia: Pietro Castello e Compagni chiedono ai Padri del Comune il permesso di ivi aprire un macello.
142, Mario Manara propone un progetto per "profondare" il porto.
143, Domenico Dellepiane lamenta una carenza d'acqua presso locali da lui presi in affitto dai Padri del Comune.
144, Acquasola: i fratelli Domenico, Batta e Giacomo Ferro acquistano da Battista Torre un fondo ivi nei pressi, e lamentano zetti nel corso di un fossato limitrofo, con allagamenti e danni.
145, Supplica in materia di canoni di locazione tra Agostino Bordone e Romeo Cesare.
147, Bruno Magnasco: atto relativo ad una pigione di lire 366.
148, Memoriale contro una supplica presentata dai Padri Cappuccini di Castelletto.
149, Memoriale per scrivere a Sua Santità, al fine di ottenere lo sgravio per il Comune dal pagamento di alcuni canoni per case vendute per la formazione di una nuova strada.
150, Ville di Casanova: minuta di relazione da farsi circa l'acqua da ivi portare in città.
152, Lista delle merci che possono essere fabbricate e vendute da vagabondi, e decreto ad esse relativo.
153, Riforme e nuovi capitoli riguardanti i fabbricanti di cialde (nebularii).
154, Rolando Laviosa, mercante di panni e calzature in Sottoripa, costituisce una società con Vincenzo Valfredo.
155, Giovanni Giussio e Compagni chiedono la riforma dei capitoli dell'arte degli stoppieri o calafati.
156, Proposta di modifica o riforma di capitoli dell'arte dei tessitori di panni di seta.
157, Estratto dai capitoli dell'arte della seta.
159, Proposta di riforma dei capitoli dell'arte dei lavoratori del corallo.
160, Estratto dai capitoli dell'arte dei setaioli.
161, Arte dei filatori: proposta di modifica dei capitoli.
162, Arte dei venditori in pubblico incanto (callegarii): proposta di modifica dei capitoli.
163, Annullamento della condanna di Battista Odino da parte dei consoli dell'arte degli stoppieri.
164, Arte degli ortolani: proposta di riforma dei capitoli.
166, Arte dei lavoranti il corallo: decreto ad essa relativo.
167, Provvedimento contro chi eserciti abusivamente l'arte di setaiolo o di mercante di seta.
168, Arte dei merciai: estratto dal libro degli statuti, in merito di accesso all'arte.
169, Arte dei Chiappuzzi, proposta di riforma dei capitoli.
170, Arte dei lavoratori della canepa (canavazzieri): estratto dai capitoli.
171, Convenzione con Tommaso Lercari Camilla, per lo scavo del fondo del porto.
172, Arte dei conciatori di canapa: proposta di modifica degli statuti.