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tutela e valorizzazione di un patrimonio culturale digitale a rischio

Digitalizzazione del fondo Padri del Comune (PACO)

Archivio Storico del Comune di Genova, Padri del Comune, 27
Pratiche pubbliche
Questa filza è costituita da 187 documenti
1, Vallechiara: Adamo Centurione supplica di confermare un decreto, reso in passato in favore di Antonio Navone, con il quale si concedeva di chiudere un vicolo contiguo ad un sito ivi posto, ora pervenuto...
2, Raffaele Spinola promette e rende cauzione per la nave di Fabrizio Costa, sommersa in porto.
3, Elenco o manuale dei consoli delle diverse arti.
4, Domenico Spinola e Guirardo Grimaldo Cela promettono cauzione su di una loro nave, naufragata in porto.
5, Carte relative all'estrazione dal porto di una nave naufragata, e patronizzata da Benedetto Rodi.
7, Strada della Montagnola o Campopisano: proclama relativo ad evacuazione di cloache ivi.
9, Proclama contro coloro che esercitano abusivamente il mestiere di sensale.
10, Divieto di porre gettito od immondizie nella strada tra la villa di Jacopo Vivaldo e quella di Giovanni Battista Grimaldi, nonché nella piazza circostante.
11, Riparazione della strada tra la villa di Jacopo Vivaldo e quella di Giovanni Battista Grimaldi, nonché della piazza circostante.
13, Apparizione e Quarto: pratica relativa alle comunaglie ivi.
14, Promessa di vari venditori di ortaggi rimpetto alla dogana.
15, Concessione di bronzino ad Agostino Maccaggi.
16, Vastato: Bartolomeo Lomellino domanda ivi una concessione di suolo pubblico. Pratica relativa, con disegni (pianta del "pagiolo", pianta con modifiche di un piano).
16bis, Vastato: copia del disegno di cui al n. 27-16 (pianta, con modifiche).
19, Divieto di vendere biscotto od altre cose sul piano della porta di S. Andrea.
21, Inventario degli argenti per la cassa del Corpus Domini, esistenti in un armadio nella sacrestia di S. Lorenzo.
22, Nomina di Batta Biano a procuratore dei consoli degli ortolani, al fine di prendere in affitto dai Padri del Comune un sito per la vendita degli ortaggi.
23, Albaro: riparazione della strada dalla chiesa di S. Maria al monastero di S. Giuliano.
24, Attestato circa i sensali Giannotto Rebuffo e Nicolò Cicala.
25, Pegli: G.B. Grimaldi domanda che gli sia permesso di occupare un tratto del greto (ghiaia) del fiume Varenna, per una sua villa ivi. Allegato disegno (pianta).
26, Ordini contro i ladri (derubatori) di canali di piombo o bronzini.
28, Decisione dei Sindacatori di annullare due condanne dei consoli dei fornai.
29, Accordo (convegno) tra i Padri del Comune e i fabbricanti di mattoni, per l'uso delle strade della città.
30, Ordine alla Banca di S. Giorgio di cassare per avvenuto pagamento un obbligo di Giacomo di S. Salvatore.
31, Porta degli Archi: domanda di Antonio Maria Grimaldi per ottenere una concessione di suolo pubblico, presso una sua villa ivi.
32, Sampierdarena: ordine al marchese Squarciafico ed a Brigidina e Luigina Calvi di chiudere i buchi che danno vita ad uno sfogo d'acqua corrente presso una loro villa ivi.
33, Condanna pronunciata dai consoli dell'arte dei merciai contro Antonio Maria di Levanto.
34, Ordine di chiudere tutte le derivazioni d'acqua del pubblico acquedotto.
35,1, Scalo del Molo: locazione a Dorino Giacardo di una fonderia ivi sita.
35,2, Bartolomeo Bosco lamenta vari fattori di degrado nell'ospedale di Pammatone.
36, Proclama relativo al furto di brocche presso le pubbliche fontane.
37, Restituzione di pegno ad Ambrogio Maggiolo.
38, Cornigliano: Cristoforo Spinola ottiene la spettanza di un accesso ad una sua casa ivi.
39, Strada Nuova: Baldassarre Lomellino ottiene di ampliare due vicoli contigui ad una sua casa ivi nei pressi, con disegno (pianta).
40, Porta degli Archi: Antonio Maria Grimaldi domanda una concessione di suolo pubblico per uguagliare il muro di una sua casa ivi sita, con disegno (pianta).
41, Piazza contigua a S. Marco: ordine di ivi ritirare legnami ed altri oggetti
42, Proclama contro i mulattieri che portano illecitamente il gettito della città nella strada degli Archi ed in altri luoghi entro le mura.
43, Divieto al rettore della chiesa di S. Pietro in Banchi di procedere ad innovazioni o riparazioni della stessa.
44, Ordine di vendere all'asta un pegno di Bartolomeo Centanaro.
45, Proclama per i barcaioli che trasportano il gettito.
46, Divieto ai mulattieri di portare gettito fuori dalle porte di S. Caterina, di Carbonara (Portello) ed in Castelletto.
47, Lettere varie relative ai quattro evangelisti di argento, eseguiti in Anversa per la cassa del Corpus Domini.
48, Chiesa di S. Pancrazio: Baldassarre Cibo, Oberto Lomellino ed altri chiedono di chiudere un vicolo ivi nei pressi. Proclama relativo.
49, I priori dei fabbricanti di carta in Voltri chiedono di eleggere i consoli della loro arte. [Sigillo notarile: immagine 5].
51, Divieto di pescare nel porto.
52, Concessione d'acqua ai protettori dell'Ospedale degli Incurabili.
53, Piazza Olio: vendita della gabella ad essa relativa.
54, Espurgazione delle condotte sotterranee dalla porta di Carbonara (Portello) al mare.
55, Promessa fatta dai tutori dei figli minori del fu Giovanni Angelo Varesio, relativamente al pagamento di somme sopra una bottega presso la Baita dei Lombardi, dagli stessi condotta.
56, Vendita del diritto della pesca nel porto.
57, Bartolomeo Bellagamba dichiara di aver comprato il diritto di pescare nel porto, a nome di diversi.
58, Carignano: Ottavio demarini e soci, anche a nome di terzi, domandano la riparazione e l'allargamento della salita ivi, conducente alla Chiesa di S. Maria Inviolata.
59, Divieto di pescare in porto senza licenza.
60, Proclama per i venditori di olio.
61, Vendita del diritto che si riscuote su barche e scafi.
63, I fratelli Bastiano e Giovannino Zuinta prestano cauzione per la restituzione di un loro pegno.
64, Garbo (Valpolcevera): ordine a Marzia Fregoso, su istanza di Ambrogio Defranchi, di sgomberare da terra una strada pubblica nella villa ivi.
65, Camera di Sarzano: Gerino Abba ottiene ivi sotto in locazione perpetua una casa ed un vuoto contigui.
66, Ordine a Federico Centurione, appaltatore del ferro, di consegnarne una certa quantità a mastro Antonio Varisio, per lavori sul molo della Malapaga.
67, S. Marcellino: riparazione di strada ivi.
68, Giuseppe Spotorno costituisce suo procuratore il fratello Antonio.
69, Revoca di sentenza dei consoli dei maniscalchi, resa contro Pietro Tomati.
70, Batta Murta presta promessa o cauzione in relazione all'incarico di esattore del tributo imposto per il riattamento del Ponte di S. Agata.
73, Fondaco dei Demarini: Goffredo Demarini domanda la demolizione di una casa ivi, acquistata da Bartolomeo Roverino.
74, Proclama contro i consoli dei tessitori di panni.
76, Concessione di bronzino a Cristoforo Spinola.
77, S. Nicola di Castelletto: Francesco Frugone e Giuliano Oliveto domandano la concessione di un terreno montuoso ed incolto al confine con i loro giardini ivi posti.
78, Proclama circa un condotto da farsi per dar sfogo all'acqua dell'abbeveratoio di S. Tomaso.
79, Porta dei Vacca: mastro Andrea Rodero domanda di ivi costruire una bottega.
81, Divieto a Pietro Bosticco di accedere al pubblico acquedotto ed al tetto della casa di Maria Corte.
82, Proclama per l'elezione dei nuovi consoli delle varie arti.
84, Crosa degli Incrociati: Antonio Doria richiede una concessione di suolo pubblico per rettificare il muro di una sua villa ivi posta.
85, Invito a chiunque abbia da lamentarsi delle somme riscosse a titolo di contravvenzione dai consoli dei territori a rivolgersi ai Padri del Comune.
87, Richiesta di modificare gli ordinamenti dell'arte dei falegnami.
88, Riparazione della strada dal monastero di S. Benedetto di Fassolo fino al luogo detto "La Coscia".
91, Vicolo Dinegro: Antonio Dinegro domanda di fare alzare tale vicolo, conducente ad una sua casa.
93, Lodisio Vagnolo prende in locazione una bottega con solaio presso porta dei Vacca.
94, Bisagno: Quilico Seario ottiene di chiudere con un muro un suo orto ivi.
95, Proclama relativo ai pubblici misuratori e pesatori.
96, Divieto di esercitare abusivamente il mestiere di pubblico sensale.
100, Condanna di Gregorio Bonvino ad istanza di Paolo di Sampierdarena, sensale.
101, Elezione di Luca Bevilacqua a coadiutore del magone (responsabile dello scavo del fondo del porto) Bartolomeo Vassallo.
102, Condanna di Clemente Negrone e Gaspare Da Signorio , su istanza di Batta Stroppa, mugnaio.
103, Espurgazione di canali sotterranei della città, e ripartizione delle spese occorrenti.
104, Ordine ai barcaioli di caricare zavorra soltanto dalla spiaggia tra Capo di Faro e la Darsena.
105, Disposizioni in ordine ai provvedimenti di condanna dei consoli delle arti.
106, Piazza dei Morchi (in pandetta: de' Morci): Giovanni Battista Giustiniano domanda se tale piazzetta, nella quale desidera fare un poggiolo, sia di spettanza sua o del Comune.
107, Luca Defornari, desiderando chiudere un portico togliendo uno scalino, chiede per sé e per i suoi successori il diritto di rimettere detto scalino al suo posto primitivo.
111, Chiusura di un vicolo nei pressi del Monastero di S. Sebastiano di Pavia.
112, Supplica dei pettinari per l'elezione di consoli per la loro arte, come per le altre.
113, S. Pancrazio: costruzione di un muro ivi, tra la casa di Nicolò Gentile e quella di Stefano Gentile.
114, S. Siro: chiusura di un vicolo ivi, in parte sotto la casa di Nicolò Gentile.
115, S. Francesco: apertura di strada ivi, presso la casa di Nicolò Grimaldi.
116, Licenza concessa a Battista Copello di poter esercitare l'arte di barbitonsore e dentista.
117, Gregorio Ferro viene eletto scriba e sindaco di camera.
118, Riparazione della strada dal greto (ghiaia) del Bisagno a S. Siro di Struppa.
119, Provvedimento contro Giovanni Andrea e Gerolamo Panesio, per usurpazione di suolo pubblico nella villa del Garbo.
122, Inventario dei beni mobili esistenti nella casa del fu Claudio Lercaro di Moneglia.
123, Batta Ottone viene licenziato da inserviente della camera.
124, Provvedimento circa gli edifici minaccianti rovina.
125, Rivo Torbido: Domenico Pinello domanda una concessione di suolo pubblico, per consolidare il muro di una casa ivi.
126, Disposizioni circa la elezione dei consoli e dei consiglieri dell'arte dei fornai.
127, Cavallero Ratto presenta una relazione circa i contravventori ai capitoli dell'arte dei merciai.
128, Ordine agli eredi del fu Stefano Lavagnaro di riparare una casa.
130, Raffaele Gentile, fedecommissario del fu Bartolomeo Defornari protesta in occasione dell'apertura della strada di S. Francesco.
131, Costruzione di una palizzata per espurgare la goletta del ponte dei Cattanei
132, Proclama circa i mogi (tessuti) misti e tinti, portati in città dalle riviere ed altri luoghi.
133, Nicolò Lomellino chiede di poter fabbricare tre pilastri sugli scogli di Fassolo, per completare la costruzione di una casa.
134, Ordine a Batta Arpe ed Andrea Risso di fortificare le proprie case in vico di Ripalta.
135, Ordine ad Agostino Castagnino di riparare una sua casa in località Colle Imperiale.
136, Ordine a Manfrino Pedemonatano, su istanza di Pantaleo dell'Arco e Giacomo Boati, di non gettare immondizie sulla strada pubblica.
139,1, Assegnazione a Marco Chiappori di oggetti di Agostino Castagnino, messi all'asta su istanza di Agostino Repetto.
139,2, L'architetto Cantore presenta una relazione circa due case poste da S. Agnese, e minaccianti rovina.
141, Agostino Defornari richiede una concessione d'acqua per riempire una sua cisterna.
142, Divieto di tenere orticelli con fiori o erbe sulle finestre delle case.
143, Chiesa di S. Luca: ampliamento della strada ivi dirimpetto.
144, Ambrogio Usodimare domanda di praticare alcuni lavori di rinforzo ad una sua casa presso S. Sebastiano di Pavia.
145, Ordine di pagamento delle quote di tassazione occorse per la costruzione del baluardo di Sturla.
146, Riadattamento di alcune strade e apertura di spurghi d'acqua a Sampierdarena.
147, Sampierdarena: riparazione di alcune strade, muraglie e fossi ivi.
148, Bartolomeo Solaro riceve in locazione il solaio di una casa in contrada del Colle Superiore.
150, Ordine indirizzato ai debitori della tassa decretata per la costruzione del baluardo di Sturla.
151, Giobatta Spinola richiede una concessione d'acqua ad uso di cisterna.
152, Espurgazione di cloache nella strada della Maddalena.
153, Giacomo Ferraro, merciaio, detenuto nelle carceri, viene interrogato e presta cauzione.
155, Proclama contro i danneggiatori della palizzata di Ponte dei Cattanei.
156, Decisione dei Sindicatori nell'appello tra Giacomo Ridella ed i consoli dei fornai.
157, Strada Nuova (Via Garibaldi): a Batta Castellaccio viene ordinato il rilascio di una casa ivi, perché tale casa deve essere demolita.
158, I misuratori di panni domandano che non si proceda a nominarne un altro per rimpiazzarne uno defunto, stante la ristrettezza dei guadagni individuali.
159, Gerolamo De Plazio protesta contro diversi partecipi di case in Mascherona, minaccianti rovina.
160, Bartolomeo Borzone ottiene licenza di trasportare a Voltaggio una certa quantità di cuoi.
161, Ordine a Gio. Batta Cibo di Recco di far togliere certe pietre esistenti in una sua crosa nel prato dei Capitani, e di far rizzare un muro.
162, Strada del Borgo: il priore dei padri Serviti domanda di poter murare la porta principale del convento, ivi.
163, Vico Dritto: espurgazione ivi di un canale immondo.
164, Luccoli: Giovanni Battista Spinola viene invitato a pagare quanto di spettanza per la demolizione di una casa nei pressi.
165, Sampierdarena: Lorenzo Peirè ottiene ivi la locazione perpetua di un giardino con bottega e magazzino.
166, Vendita della gabella di Montalbano a Batta Rezoalio.
167, Riparazione della strada tra S. Maria Incoronata e Borzoli.
168, Divieto di porre scanni, panche od altri ingombri in un vano posto dietro la Cappella di S. Sebastiano, nella Chiesa di S. Lorenzo.
170, Sequestro delle barche di Pietro Porro, Raffaele Cocella e Vincenzo Porro.
171, L'Architetto Cantore presenta una relazione circa un muro intermedio tra le case di Franco Interiano Lavagio e di Antonio Castellino.
172, Condanna di Antonio Questa, merciaio.
175, Decisione dei Sindicatori nella controversia tra Michele Simonetti ed i consoli dei falegnami.
176, David Promontorio e Antonio Rocca ottengono di poter patrocinare le cause relative ai fedecommessi del fu Alessandro Spinola.
177, Filippo Spinola domanda permesso di edificare un cavalcavia tra due sue case.
178, Luccoli: pratica relativa alle case ivi del fu Giacomo Spinola, demolite per formare una piazza.
179, Divieto ai monaci di S. Bartolomeo della Certosa di proseguire nella fabbricazione di un argine in Polcevera.
180, Divieto di dar carena alle navi in porto, senza previa licenza.
181, Bisagno: ordine a Giovanni Borsotto e ad altri abitanti in una sua casa, di far ivi espurgare una cloaca.
182, Opposizione di Bernardo Spinola ad un proclama riguardante una casa di cui è partecipe.
183, Bisagno: ordine a Giorgio Valle di ivi far espurgare un canale immondo.
185, Riparazione della strada tra S. Bartolomeo di Multedo e Zerbino.
187, S. Bernardino: Gerolamo Cervetto richiede di poter installare un bechello (mensola su muro) in una sua casa ivi, per rinforzo della stessa.
188, Vado: Gaspare Rosso richiede un concorso nelle spese occorse per difendere dalle acque una sua casa ivi.
Sigillo notarile.
189, Albaro, luogo di "Boca de Aze" [Boccadasse]: la spiaggia viene dichiarata comune, con licenza per Antonio, Giuliano e altri de Oderio [Dodero] o de Orerio di utilizzarla per tirare in secco imbarcazioni...
192, Chiusura della crosa (vicolo) detta di S. Consolata.
194, Colle Inferiore: Lorenzo Noce riceve ivi in locazione un solarolo di casa.
196, Porta dell'Arco: divieto di lavare panni od altro nell'abbeveratoio esistente ivi nei pressi.
197, Vico di Ripalta: Franco Interiano chiede il permesso di adeguare il muro di una sua casa ivi, per rinforzarlo.
198, Strada Maggiore: suo spianamento e lastricamento.
199, Luccoli: demolizione di casa e giardino di Angelo Pinello, in Contrada dei Spinola, ivi.
200, Priano, vicino a Sestri Ponente: Stefano Pinello, Franco Pallavicino ed altri chiedono permesso di poter condurre alle loro ville ivi l'acqua di una sorgente presso una terra di Stefano Agnino.
201, Vico di S. Cristoforo: tassa per l'espurgazione di un condotto e di un pozzo ivi.
202, Elezione dei nuovi consoli delle varie arti.
203, Supplica dei formaggiai, per ottenere nuove disposizioni nell'elezione dei loro consoli.
205, Forte di Castelletto: provvedimento affinché il gettito ed i rottami provenienti dalla fabbrica ivi presso, a nome del Cardinal Lomellino, non nuocciano al porto.
207, S. Siro: Giovanni Battista Spinola chiede il permesso di effettuare alcuni lavori nell'archivolto di una sua casa ivi.
208, Le suore Madri di S. Paolo richiedono una concessione di suolo pubblico per rinforzare un muro.
209, Banchi: Angelo Grimaldi domanda una concessione di suolo pubblico, per la costruzione di una sua casa ivi.
212, Carignano: proclama relativo alla cava ivi, per vietare l'asportazione di pietre senza permesso.
213, Elezione dei cavalleri (messi comunali).
214, Sarzano: ingiunzione ai compartecipi di una casa ivi rovinata, di concorrere pro rata alle spese di riparazione.
215, Sentenza a favore di Benedetto Groppeo, in una controversia tra lo stesso ed i consoli dei tessitori.
216, Proclama circa i misuratori ed i pesatori pubblici.
217, I consoli dei fabbricanti di panni chiedono che si vieti l'esercizio dell'arte a chi non sia debitamente immatricolato.
218, Fontane Amorose (Marose): Nicolò Grimaldi domanda un sito in concessione, per riporvi il gettito dei lavori in un giardino comprato da Luca Grimaldi, ivi fuori le porte.
219, Decisione nella controversia tra Giulio Conte ed i consoli dei merciai.
220, Sestri Ponente: Oberto Rosso effettua promessa, per ottenere la restituzione di un pegno versato in occasione di lavori ivi.
221, Vico di Morcento: espurgazione di chiavica ivi.
222, Riparazione delle strade dal greto (ghiaia) del Bisagno a S. Siro di Stroppa (s.d.).
223, Vico di S. Elena in Prè: divieto di ivi gettare acqua od immondizie dalle finestre (s.d.).
224, Marina di Sarzano: espurgazione di una cloaca nella contrada ivi.
225, Selciatura del vico tra la cava del Vastato e vico dritto del Campo.
226, Promontorio: Antonio Scorza richiede il permesso di far alzare a sue spese una strada nei pressi dell'ingresso di una sua villa ivi (s.d.).
227, Ordine di chiusura di tutte le derivazioni d'acqua del pubblico acquedotto (s.d.).
228, Divieto di costruire cavalcavia in città o nei sobborghi (s.d.).
229, Copia di deliberazione presa il 27 gennaio 1475, e relativa alla costituzione di varie gabelle, particolarmente sui navigli che portano grano in città (s.d.).