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Memorie Digitali Liguri

tutela e valorizzazione di un patrimonio culturale digitale a rischio
«Atti della Società Ligure di Storia Patria», nuova serie, LX (2020)
F. Negro
Tempore quo dominus episcopus chativatus fuit. Giovanni Fieschi e il tracollo della signoria vescovile nel Vercellese (1377-1394)
La storia dei poteri temporali dei vescovi di Vercelli è circoscritta nel suo esordio e nei suoi esiti da due episcopati d'eccezione: quello, storiograficamente assai valorizzato, del vescovo Leone, artefice fra X e XI secolo, grazie ai suoi legami con i vertici dell'impero e a una spregiudicata politica documentaria, del grandioso patrimonio di terre e diritti che sostanziano per secoli la fortuna e il prestigio della sede eusebiana, e quello del vescovo Giovanni Fieschi, passato alla storia - ma una storia, a differenza del suo omologo, costruita a ridosso degli eventi, d'orizzonte locale e fitta di elementi leggendari - come colui che ha dissipato, nella difficile congiuntura trecentesca, tale eredità. Il saggio è dedicato a chiarire i contorni di questa seconda figura e del suo operato: nell'immagine di Giovanni Fieschi, il vescovo tyrannus che finì per essere imprigionato nel suo stesso castello ad opera dei suoi sudditi, sobillati e manovrati dai poteri concorrenti, e nell'inefficace reazione del papato in difesa delle prerogative episcopali, abbiamo la manifestazione paradigmatica della crisi della chiesa tardomedievale.
Parole chiave: Signoria vescovile, Fieschi, chiesa medievale, rivolte medievali
The history of the temporal powers of the episcopal church of Vercelli begins and ends with two outstanding episcopates: the one, historiographically well known, of Leo, at the turn of the tenth and eleventh centuries, and the other of Giovanni Fieschi, in the second half of the fourteenth century. If Leo, thanks his links with the leaders of the empire and an unscrupulous documentary policy, is considered the architect of the grandiose heritage of lands and rights that substantiated for centuries the fortune and prestige of the eusebian church, Giovanni Fieschi passed into history - but a history, unlike for its counterpart, written close to the events, with a local horizon and full of legendary elements - as the bishop who dissipated this inheritance. The essay attempts to clarify the contours of this figure and his work: in the image of Giovanni Fieschi, the bishop called a tyrant by his enemies, who ended up being imprisoned in his own castle by his subjects, stirred up and manipulated by competing powers, and in the ineffective reaction of the papacy in protecting the episcopal prerogatives, we may see a paradigmatic manifestation of the crisis of the late medieval church.
Keywords: Episcopal lordship, Fieschi, Medieval church, Medieval rebellion

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